Le ormai storiche “quattro erre” della sostenibilità, ossia “riduci, ripara, ricicla, riusa”, sono state elaborate pensando soprattutto ai nostri consumi, al nostro circondarci di beni e oggetti e al loro tradursi in un flusso montante di rifiuti. Occupandosi invece del contesto in cui gran parte di questo consumo avviene, ossia la città, il gruppo madrileno [ecosistema urbano] ha elaborato un più complesso decalogo, “dieci erre” che affiancano a concetti come il riuso e il riciclo, consolidati anche nel dibattito sul progetto urbano e architettonico, altre voci: ripensa, rivedi, reagisci, rigenera, rivitalizza, rinaturalizza, riconfigura, riprogramma.
Velleità? No, ma certamente si tratta di obiettivi che implicano un modo di operare molto distante da quello che tradizionalmente si associa ad uno studio di progettazione. [ecosistema urbano], gruppo giovane ma già vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali, si definisce come “una struttura aperta, dedicata alla ricerca nel campo dell’architettura e del design, caratterizzata da una elevata sensibilità verso l’ecologia e le sue relazioni con la sostenibilità delle città e del pianeta. E per chiarire la propria posizione afferma che “gli architetti devono smettere di pensare esclusivamente in termini materiali. […] L’uso di mezzi immateriali è importante quanto quello di strumenti materiali. L’architetto contemporaneo è un manager che cerca l’ottimizzazione tra budget ed energie disponibili”.
La sostenibilità negli insediamenti urbani va pensata quindi con strumenti diversi rispetto a quelli del costruire. Non produce necessariamente ulteriore costruito, anzi, si esprime molto di più attraverso azioni e strategie che non hanno bisogno di materiali e strutture.
Quella di [ecosistema urbano] sarà perciò una lecture focalizzata tanto sull’architettura quanto sulla comunicazione, un fattore che sta diventando centrale per la cultura contemporanea del progetto.
L’ultimo appuntamento degli incontri di architettura naturale per il 2009 chiude l’intensissimo programma di eventi, sintetizzato nello slogan 20anni20eventi, che ha caratterizzato il ventesimo anno di vita dell’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica. Una chiusura di anno che come tradizione viene ospitata dalla Triennale di Milano, dove nel 2010 ripartirà un nuovo e altrettanto intenso ciclo di incontri dedicati alle prospettive e alla pratica del fare architettura nel e per il cambiamento.
Programma
Venerdì 4 dicembre 2009
ore 15.00 scuola di architetturanaturale: premio anab 2009
Rassegna dei progetti premiati, incontro con gli autori.
Coordina: Federico Verderosa, coordinatore eventi ANAB
ore 16.30 Presentazione del numero 6 dei Quaderni di Architettura Naturale dedicato alla filosofia e ai lavori di [ecosistema urbano]
Presenta: Marco Moro, coordinatore comunicazione ANAB
ore 17.00 incontri di architettura naturale 2009 superfluo/indispensabile lecture di Jose Luis Vallejo [ecosistema urbano] “Architetture contro la sovracrescita”
Interviene: Giancarlo Allen, segretario nazionale ANAB
Dove: Palazzo della Triennale, Sala Lab, Viale Alemagna 6, Milano
Il ciclo di 4 incontri superfluo/indispensabile è organizzato a cura di ANAB MILANO, Paolo Bartoli, Riccardo Curcio, Marco Fornari